Otranto: architettura della cattedrale e del castello
Storia ed architettura dei simboli di Otranto, la cattedrale ed il castello
La parte più antica di Otranto ha conservato il fascino millenario con il tempo, col borgo racchiuso dalle mura aragonesi, impreziosito dal castello aragonese e dalla cattedrale romanica.
Costruita dai normanni nell’XI secolo, e in seguito rimaneggiata un paio di volte, la magnifica cattedrale è una selva di sottili colonne con capitelli intagliati che poggiano su una delle principali attrattive di Otranto: l’ardito mosaico pavimentale, opera del giovane monaco Pantaleone (XII secolo), che ricopre tutta la superficie dell’edificio con il suo paradiso, il suo inferno e il suo bizzarro sincretismo di religione e superstizione. Ma quel che sorprende ancora di più è la raffigurazione naïf dei soggetti, che con i loro grandi occhi bianchi e le proporzioni creative sembrano cartoni animati. Lo schema è quello dell’albero della vita, i cui rami sinuosi fanno da sostegno a scene tratte dalle sacre scritture, mostri, animali, figure mitologiche e raffigurazioni dei mestieri. È semplice individuare elementi riconoscibili come la Torre di Babele, Noè e la sua arca, la dea della caccia Diana, re Artù e perfino Alessandro Magno. E più si sale verso la cima dell’albero, più le immagini si fanno esoteriche. Nel coro, per esempio, appare una serie di medaglioni, alcuni con iscrizioni latine e arabe, che sono impossibili da decifrare, anche se alcuni studiosi e appassionati ipotizzano che si tratti di una cosmogenesi medievale. È sorprendente che il mosaico sia arrivato fino ai giorni nostri, considerato che i turchi usarono la cattedrale come stalla, mentre erano impegnati a decapitare i martiri di Otranto su una pietra che ora è conservata nell’altare della cappella laterale, a destra dell’altare principale; le teche di vetro lungo le pareti ospitano invece i resti dei martiri. Spettacolare infine il soffitto, che è un alveare di cassettoni blu e oro. Le scalinate ai lati delle navate laterali portano alla splendida Cripta (XI secolo), composta da una selva di colonne e di capitelli in marmo tutti diversi tra loro.
Potrebbe interessarti anche:
- Storia, miti e leggende del Salento
- Salento: paesaggio, comuni e borghi
- Natura tra mari, coste e spiagge
- Otranto: storia, mito e devozione
- Otranto: il maestoso Faro di Punta Palascia
Potrebbero interessarti anche i tours in barca dal porto di Otranto.